L’attività fisica, intesa come attività sportiva praticata a livello amatoriale, ha un ruolo importante ma contrastato, molto dibattuto ed ancora poco indagato, in relazione all’emicrania.
Alcune considerazioni sull’argomento:

  1. Studi, per lo più recenti, hanno dimostrato che l’attività fisica, soprattutto se condotta in modo regolare e continuativo, è un fattore efficace sulla prevenzione dell’emicrania, anche se studi precedenti avevano negato che un’attività sportiva (ad esempio quella ciclistica, svolta regolarmente) potesse influenzare la frequenza degli attacchi stessi.
  2. Gli attacchi di cefalea nei soggetti con emicrania possono essere scatenati da una notevole varietà di fattori: è riportato in letteratura che l’attività fisica possa essere uno di essi con comparsa del dolore già durante l’esercizio fisico o comunque nelle 48 ore successive. Vi sono però ancora pochi studi in merito.
    Il gruppo olandese di Koppen ha preso in esame 103 pazienti afferenti al Centro Cefalee cui è stato somministrato, nel corso della prima visita, un questionario circa le loro abitudini sportive; in particolare si indagava sull’eventuale insorgenza di attacchi di emicrania in corso o nelle 48 ore successive ad una pratica sportiva per valutare se l’esercizio fisico fosse un fattore scatenante gli attacchi. Nel gruppo dei soggetti che avevano risposto in senso affermativo si indagava ulteriormente se gli attacchi correlati all’attività fisica avessero le solite caratteristiche o no e quale tipo di pratica sportiva fosse più coinvolta. 39 dei soggetti studiati (il 38%), affetti sia da emicrania senza che con aura, hanno riferito attacchi di emicrania correlati all’esercizio fisico ed in metà di essi la cefalea insorgeva già durante l’esercizio stesso al punto che, per tale motivo, molti di loro avevano dovuto sospendere quel particolare tipo di attività sportiva.

Dal questionario è inoltre emerso che:

  • le caratteristiche dell’attacco, nella maggior parte dei casi, erano analoghe a quelle degli episodi di emicrania insorti al di fuori dell’attività sportiva; solo in una piccola percentuale di loro il dolore era descritto come più severo e correlato a sintomi vegetativi (quali nausea, vomito, fastidio alla luce, al rumore ecc.) più intense;
  • le attività sportive maggiormente coinvolte sono risultate la corsa ed il tennis o comunque gli sport con l’uso di racchetta.

Concludendo
I dati pubblicati di recente fanno pensare che, nell’ambito della popolazione emicranica, si possa isolare un sottogruppo nel quale l’attività fisica sia un fattore scatenante degli attacchi, li possa peggiorare e spesso al punto tale che è necessario sospendere il tipo di pratica stesso.
Pertanto emicrania ed attività sportiva hanno possibili relazioni fra di loro, ancora tutte da esaminare, con studi più ampi ed approfonditi.
Bibliografia

  1. Koppen H, van Veldhoven PLj.
    Migraineurs with exercise-triggered attacks have a distinct migraine.
    J Headache Pain. 2013 Dec 21;14(1):99
  2. Hauge AW, Kirchmann M, Olesen J
    Trigger factors in migraine with aura.
    2010 Mar;30(3):346-53
  3. Varkey E, Cider A, Carlsson J, Linde M.
    Exercise as migraine prophylaxis: a randomized study using relaxation and topiramate as controls.
    2011 Oct;31(14):1428-38