L’emicrania è la più frequente delle cefalee primarie: ne soffre il 12% della popolazione adulta.
La prevalenza è nettamente superiore nel sesso femminile.
Il rischio assoluto che le donne emicraniche hanno di poter avere un ictus cerebrale ischemico è relativamente basso (19 su 100.000 donne/anno) ma purtroppo è tre volte maggiore rispetto a quello delle donne non emicraniche se si parla di emicrania senza aura. Sale a sei/otto volte di più in caso di emicrania con aura. A ciò si aggiunge che spesso, nelle donne emicraniche , si associano altri fattori di rischio vascolare quali il fumo di sigaretta, l’assunzione di terapia contraccettiva, la presenza di ipertensione arteriosa, di diabete mellito, di obesità (soprattutto addominale), di presenza di disordini genetici della coagulazione (ricordiamo l’iperomocisteinemia), di alterazioni della funzione delle piastrine, la presenza di patologie valvolari cardiache (prolasso mitralico), del forame ovale pervio, dell’aneurisma del setto interatriale, fra i due atrii cardiaci. Dobbiamo poi aggiungere un fattore di rischio per ictus non modificabile quale è l‘età.
Per tali motivi è sempre più necessario, nel corso dei controlli ambulatoriali presso i Centri Cefalee, tenere conto del quadro clinico globale del paziente. Indispensabile eseguire sempre una stratificazione del profilo di rischio vascolare per ogni singolo paziente in modo da consigliare condotte di comportamento preventivo, da inserire o modificare terapie preventive in atto, da eliminare i fattori di rischio modificabili.
Indispensabile porre l’accento, nella prevenzione vascolare, anche allo svolgimento di un’attività fisica regolare che un soggetto emicranico in particolare ha l’obbligo di seguire per due motivi: per prevenire l’ictus, come gia’ detto, e come prevenzione di un peggioramento della frequenza e dell’intensità degli attacchi di emicrania.
Un capitolo a parte, nella medicina di genere, è il rapporto fra emicrania e gravidanza.
L’emicrania e’ ormai considerata un fattore di rischio indipendente in gravidanza; è la patologia più fortemente associata all’ictus che può verificarsi in corso di gravidanza. Ciò perché la donna emicranica sembra avere una maggiore predisposizione all’ictus a causa di una situazione di ipercoagulabilita, già tipica di ogni gravidanza ma ulteriormente accentuata nella donna emicranica rispetto alla gravida non emicranica. E’ importante pertanto che l’emicranica sia periodicamente controllata nel corso della gravidanza.