Sono Alberto, ho 62 anni. I miei primi “mal di testa” risalgono a quando avevo 30 anni.
Si verificavano sovente in occasioni di feste come Natale, Pasqua, e nei giorni di sabato e domenica. Spesso ero costretto a stare a letto.
Ho sempre trascurato l’emicranie di quei tempi, in quanto ritenevo che facessero parte di una certa normalità. Questo perché vedevo che mia mamma soffriva di mal di testa e non si lamentava … andava a letto… prendeva l’aspirina … si fasciava la testa con un fazzoletto grande. Anch’io ho fatto così… e sono andato avanti in questo modo per molti anni. Poi, dietro la forte insistenza di alcuni amici che mi dicevano: “dai Alberto … non puoi andare avanti così, ti devi far vedere”. Così ho prenotato una visita neurologica in un ospedale di Milano e sono andato: una bruttissima esperienza! Sono uscito da lì dicendo a me stesso che non sarei più andato da nessun neurologo. E… devo dire che chissà per quale strano effetto per un po’ di tempo ho avuto l’impressione che i miei “mal di testa” avevano ridotto i loro attacchi. Dopo un certo periodo tutto è ritornato come prima. Ho curato le cefalee assumendo “maxalt” 10mg. Poi nel 2014 ho avuto un “pesante” episodio di “amnesia globale transitoria” e anche nel 2015.
Da un po’ di tempo riesco ad avvertire i sintomi prima di essere aggredito dall’attacco emicranico, che mi farà compagnia per uno due giorni … come pure le sensazioni da cui sarò avvolto … man mano la testa diventa sempre più pesante … e pian piano è come entrare in un tunnel pieno di nebbia che riduce il mio essere me stesso, la mia lucidità, il mio agire, la mia calma … e poi aspettare, a volte nervosamente, che nuovamente pian piano la nebbia si allontani con tutto il suo pungente odore … ed iniziare a vedere prima un punto piccolo di luce lontano e poi sentirlo più vicino … e poi ancora … riprendermi quella luce che mi appartiene per farla mia nuovamente … per sentirmi meglio … per sentire quei piccoli desideri di fare cose piacevoli.
Adesso vivo una maggiore fragilità, forse dovuta anche all’età che avanza, una maggiore vulnerabilità … ultimamente, ho notato che ogni volta che si presenta una situazione che, secondo me, può presentare una certa tensione o una certa pesantezza o che mi può coinvolgere direttamente … avverto subito o quasi subito il mal di testa … anche se poi affronto quella determinata situazione … ma al primo impatto volendo evitare quella cosa lì … avverto un malessere che si manifesta con il mal di testa. Stanno aumentando i momenti in cui mi commuovo più facilmente … in cui mi sento giù di morale e mi viene da piangere … senza una motivazione a livello cosciente.
Grazie alla dottoressa Tonini, riesco a parlare di queste cose.
di Alberto Abisso