Si parla sempre poco di cefalea nei bambini e adolescenti, mentre è un disturbo molto diffuso, riferito nel 60% dei soggetti, molto più del dolore di pancia (43%), di gola (35%) e di schiena (30%).

La prevalenza della cefalea in generale viene riportata in età scolare con una variabilità tra il 5,9 e l’82%, con un picco tra gli 11 e i 13 anni per entrambi i sessi; ma può manifestarsi anche in età prescolare, a 3 anni nel 3-8% e a 5 anni nel 19%. L’80% degli adolescenti manifesta un episodio all’anno di mal di testa.

L’emicrania affligge il 10,6% dei bambini tra i 5 e 15 anni, aumentando nel 28% delle femmine e nel 15% dei maschi in età post-adolescenziale; in Europa circa 8 milioni di bambini ne soffrono ed  è tra le forme di cefalee primarie* la più disabilitante, oltre che ad essere non riconosciuta dal 36% dei genitori, mal diagnosticata nel 44,5% dei soggetti visitati e quindi mal curata; ne deriva con un forte impatto negativo sulla qualità di vita scolastica (ben il 36% di assenteismo a scuola), famigliare, di relazione con gli amici, limitando il gioco e il divertimento,  sul benessere in generale.

Uno dei problemi principali è come trattare l’emicrania in questa fascia di età.

Mentre la FDA** ha approvato diversi farmaci per la profilassi dell’emicrania in età adulta, l’efficacia di queste terapie nella popolazione pediatrica non è stata ancora ben valutata e validata e quindi l’FDA a tutt’oggi non ha ancora approvato definitivamente alcun farmaco per la prevenzione in questa fascia di età.

Si preferiscono così adottare per il trattamento sostanze non farmacologiche, una tra queste il Coenzima Q10 (CoQ10) *** il quale ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento dell’emicrania in precedenti studi, ma condotti solo su soggetti adulti.

Un’equipe di ricercatori dell’Università di Cincinnati (USA) si è posto l’obiettivo di valutare l’efficacia nella profilassi anche riguardo i bambini e adolescenti emicranici [Cephalalgia published on line 17 may 2011].

Per verificare la validità di efficacia del trattamento veniva eseguito uno studio controllato randomizzato in doppio cieco crossover°, in cui venivano arruolati 120 soggetti con emicrania, di età compresa tra i 6 e i 17 anni (il 65% erano femmine), che assumevano già una terapia farmacologica sintomatica e di profilassi. Metà dei soggetti riceveva in modo casuale (randomizzato) il CoQ10 (1 cp da 100 mg) e l’altra metà il placebo (sostanza inattiva) per un periodo di 224 giorni (32 settimane); i gruppi poi venivano scambiati dopo 16 settimane di trattamento, in modo che i soggetti con CoQ10 assumevano placebo e quelli con placebo venivano trattati con CoQ10 (crossover). Sia i soggetti che il medico non conoscevano quale sostanza veniva somministrata (doppio cieco); in questo modo i risultati non erano influenzati a priori dal soggetto trattato e dal medico, garantendo la reale efficacia del CoQ10.

Erano valutate la frequenza dei giorni di mal di testa al mese, l’intensità mediante una scala da 0 a 10, la durata della cefalea in ore, la disabilità mediante la scala PedMIDAS (misura l’impatto della cefalea nelle attività scolastiche, famigliari, ricreative e sociali negli ultimi 3 mesi, mediante un punteggio).

Entrambi i gruppi, CoQ10 e placebo, dimostravano un significativo miglioramento nella riduzione della frequenza cronica ed episodica di giorni di emicrania (Figura 1,2), di intensità e durata nelle prime 4 settimane di trattamento, che rimaneva stabile nelle settimane successive, senza una significatività tra i due gruppi.

Figura 1. Frequenza cronica degli attacchi emicranici

Figura 2. Frequenza episodica degli attacchi emicranici

Gli autori dimostrano che la supplementazione di CoQ10 ad un trattamento farmacologico può portare ad un ulteriore miglioramento della sintomatologia cefalalgica nei bambini e adolescenti emicranici.

Nota dell’autore
Si fa presente che altre sostanze non farmacologiche si sono dimostrate efficaci nella cura dell’emicrania nei giovani soggetti emicranici.

Magnesio(Mg). Studiosi californiani, sempre con metodologia di uno studio controllato randomizzato in doppio cieco° (anche se non molto recente), hanno dimostrato che in bambini e adolescenti emicranici 3 mg/Kg di Mg al giorno in tre somministrazioni riducevano in modo significativo gli attacchi frequenti e di intensità medio-grave [Headache 2003, 43(6):601-10].

GingkolideB (GB) Al 7° congresso “Focus on Headaches”, svoltosi recentemente a Stresa (26-28 maggio 2011), è stato presentato uno studio in cui la GB può considerarsi un trattamento efficace, che perdura nel tempo, nella profilassi dell’emicrania senz’aura in giovani soggetti, non solo perché riduce la frequenza degli attacchi, ma soprattutto perché induce ad una minore assunzione di farmaci sintomatici,  evitandone l’uso eccessivo [ Neurol Sci 2011, 32(suppl1):S197-199].

Tutti questi studi però, anche se eseguiti con rigore metodologico, sono stati condotti su campioni di soggetti numericamente piccoli, per portare a delle evidenze conclusive.

* Cefalee Primarie: Cefalee per le quali è impossibile identificare una causa, costituiscono esse stesse una malattia, benigna.
* *FAD: (Food and Drug Administration = Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali): ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
*** Coenzima Q10: ubichinone, molecola organica, ubiquitaria nei sistemi biologici (vegetali, soia, cereali, noci, pesce, oli vegetali); ha un’azione fondamentale nella produzione di energia e come antiossidante nei confronti dei radicali liberi, avendo benefici sul cervello proteggendolo da malattie neurodegenerative come dimostrato da diversi studi, e sul corpo; Viene utilizzato per il trattamento di disfunzioni cardiache, quali l’infarto, e il tumore al seno. È liposolubile e protegge i tessuti poveri di ossigeno.
° studio controllato randomizzato in doppio cieco crossover: in campo medico questa è l’unica metodologia possibile affinché farmaci e terapie possano essere definiti efficaci.