Indice in ordine alfabetico:
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A
Adrenalina: ormone secreto dalle ghiandole surrenali; la sua produzione aumenta la pressione sanguigna, la capacità di lavoro dei muscoli e l’ampiezza della respirazione, mettendo l’organismo in grado di reagire a situazioni esterne di ansia o preoccupazione.
Amitriptilina: farmaco ad azione anti-depressiva del gruppo dei triciclici, che agiscono inibendo la ricaptazione di dopamina,serotonina e noradrenalina; viene utilizzato nella terapia di profilassi dell’emicrania e della cefalea di tipo muscolo tensivo, indipendentemente dalla loro azione antidepressiva; controindicato in gravidanza, nel glaucoma, ipertrofia prostatica, epilessia.
Anamnesi: raccolta di tutte le informazioni da parte del medico che riguardano la storia personale, famigliare e clinica per arrivare ad un inquadramento diagnostico della malattia in corso.
Aneurisma: dilatazione di un’arteria dovuta all’alterazione della sua parete.
Angiografia: è una tecnica radiologica per visualizzare tramite iniezione di mezzo di contrasto i vasi arteriosi o venosi dei diversi distretti dell’organismo.
Ansiolitici: calmanti o sedativi o tranquillanti): farmaci utilizzati negli stati di ansia, nell’insonnia o in altri disturbi psicologici causati dall’ansia. I più conosciuti appartengono alla categoria delle Benzodiazepine, efficaci per la scarsa interazione con altri farmaci, per la buona tolleranza e bassa tossicità.
Antidepressivi: farmaci che agiscono nel normalizzare l’azione di sostanze chimiche nel cervello chiamate neurotrasmettitori, quali la serotonina, noroadrenalina e dopamina, coinvolti nella regolazione dell’umore; vengono utilizzati in soggetti con depressione per migliorare il tono dell’umore, per sbloccare l’inibizione psicomotoria e regolare lo stato d’ansia; attivano l’appettito e regolano il sonno; possono essere impiegati nella terapia di profilassi della cefalea di tipo tensivo.
Antiepilettici: categoria di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale utilizzati nella cura dell’epilessia, diversi tra loro per il meccanismo di azione e nel loro impiego a seconda del tipo di crisi epilettica con cui la malattia si manifesta.
Antipiretico: farmaco che serve a far diminuire o scomparire la febbre.
Aritmia: alterazione del normale ritmo cardiaco.
Articolazione temporo-mandibolare: struttura mobile che unisce l’osso temporale alla mandibola.
Artrosi: malattia di natura degenerativa che colpisce le articolazioni.
Astenia: stanchezza, stato di debolezza generale
Aura: fenomeno neurologico che solitamente precede l’attacco di emicrania, caratterizzato nella maggior parte dei casi da un disturbo visivo sotto forma di luccichii, bagliori o figure deformate, che può durare da 5′ fino al massimo di un’ora. Rare volte oltre al disturbo della vista possono comparire parestesie (formicolii) all’arto superiore o inferiore o disturbi del linguaggio.


B
Benzodiazepine: gruppo di farmaci ad azione calmante, ipnoinducente (inducono il sonno), miorilassante (rilassano la muscolatura), ansiolitica (riducono l’ansia), anticonvulsivante (agiscono sulle crisi epilettiche).
ß-bloccanti: classe di farmaci che agisce bloccando l’azione stimolante dei recettori beta del sistema nervoso simpatico coinvolti nella regolazione neuro-ormonale. Trovano indicazione nella profilassi dell’emicrania.
Biofeedback: tecnica sfrutta la possibilità che alcune attività del corpo possono essere sottoposte almeno in parte al controllo della mente. E’ utile in alcuni disturbi quali ansia, attacchi di panico, nelle cefalee di tipo tensivo e nell’insonnia.
Bradicardia: bassa frequenza cardiaca, con un numero di pulsazioni tra le 40 e le 60 al minuto.
Bruxismo: consiste nel digrignamento involontario dei denti durante il sonno e riconosce un’origine emotiva.


C
Calcio-antagonisti: gruppo di farmaci che bloccano l’entrata degli ioni calcio nelle cellule del muscolo cardiaco, riducendone la contrattilità e il tono vascolare delle arterie coronarie e dei vasi sanguigni periferici. Trovano indicazione nell’emicrania e in alcune forme di epilessia.
Campo visivo: porzione di spazio che un occhio percepisce guardando un punto fisso davanti a sè. In condizioni patologiche il campo visivo può restringersi o subire delle riduzioni circoscritte.
Catameniale: periodo di tempo che corrisponde al periodo del ciclo mestruale compreso tra 1-2 giorni prima dell’inizio e l’ultimo giorno delle mestruazioni.
Cefalea: termine medico per indicare il “mal di testa”.
Cefalea a grappolo: cefalea primaria appartenente al gruppo delle forme autonomiche-trigeminali, caratterizzata da periodi attivi, chiamati “grappoli”, alternati a periodi di remissione; i grappoli sono caratterizzati da attacchi di dolore molto intenso, lancinante, a fitte, unilaterale in regione orbitaria e sovraorbitaria, della durata di 15-180 minuti, e associati a sintomi autonomici quali lacrimazione, arrossamento della congiuntiva, ostruzione nasale, edema palpebrale, sudorazione facciale e frontale, miosi (restringimento della pupilla) o ptosi (riduzione della palpebra), irrequietezza o agitazione; la frequenza degli attacchi è compresa tra uno ogni due giorni a otto al giorno, spesso ad orari fissi nell’arco della giornata (solitamente tra l’una e le tre del pomeriggio, alle nove di sera e ta l’una e le tre del mattino).
Cervicoartrosi: artrosi che colpisce la colonna cervicale.
Congiuntiva: membrana mucosa, sottile e trasparente, che riveste la faccia interna delle palpebre e ricopre la parte anteriore del bulbo oculare.
Cortisone: ormone secreto dalla parte corticale della ghiandola surrenale; prodotto sinteticamente è utilizzato nella cura di diverse malattie.


D
Dipendenza da farmaci: condizione psichica conseguente ad interazione tra organismo e prodotto, che induce modificazioni nel comportamento del soggetto, tra cui l’autocostrizione forzata ad assumere la sostanza per influire su un sintomo, ad esempio il dolore, o su una condizione psichica, ad esempio l’ansia.
Diplopia: difetto visivo per cui un’immagine viene percepita sdoppiata.
Disco intervertebrale: fibrocartilagine che congiunge due vertebre contigue e agisce come cuscinetto di smorzamento delle pressioni eserciate dalla colonna vertebrale.


E
Elettroencefalogramma (EEG): esame che permette di indagare l’attività elettrica del cervello (vedi pagina esami diagnostici).
Elettromiografia (EMG): tecnica di indagine impiegata nella diagnosi delle malattie dei nervi periferici, del muscolo e della giunzione neuro-muscolare.
Emicrania: malattia il cui sintomo principale è costituito da mal di testa, accompagnato a nausea, vomito, fotofobia, fonofobia, che si manifesta con ripetuti attacchi invalidanti che possono durare fino a 3 giorni.
Emicrania con Aura: forma particolare di emicrania, caratterizzata dalla presenza dell’aura, che precede, ma alcune volte può accompagnare o seguire l’attacco di cefalea (vedi Aura)
Endorfina: sostanza prodotta dal cervello, simile alla morfina, che svolge un’azione fondamentale nel diminuire la sensibilità al dolore.
Ergot: fungo parassita della segale cornuta.
Ergot derivati: alcaloidi (sostanze organiche azotate di origine vegetale) ricavate dall’ergot, con proprietà terapeutiche.
Estrogeni: ormoni sessuali, prodotti soprattutto dai follicoli dell’ovaio, responsabili dei caratteri sessuali secondari femminili e del ciclo mestruale.


F
Familiarità: trasmissione non geneticamente determinata di alcune caratteristiche o stato di malattia tra soggetti di una stessa famiglia; è un concetto più ampio rispetto a quello di ereditarietà genetica in quanto considera fattori ambientali, sociali, psicologici, comportamentali che vengono condivisi all’interno della famiglia che possono influire sulla salute e sulla predisposizione a una malattia.
FANS: Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (= non cortisonici). Sono suddivisi in differenti famiglie in base alla struttura chimica. Possiedono tutti attività antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche, ma con intensità diverse tra uno e l’altro.
Farmaci generici: medicinali a base di uno o più principi attivi, che vengono prodotti industrialmente, ma non sono più protetti da brevetto.
Flunarizina: principio attivo che appartiene alla categoria dei calcio-antagonisti, che agiscono diminuendo la permeabilità delle membrane cellulari agli ioni calcio. E’ indicata nell’emicrania, dove si ipotizza un difetto del microcircolo ematico, e anche nelle vertigini; è controindicata in soggetti depressi, perché può aggravarne la depressione.
Fonofobia: fastidio per i rumori, che costringe a stare in ambienti silenziosi.
Fotofobia: fastidio per la luce, che costringe al buio.


G
Ganglio: formazione anatomica, di forma tondeggiante, costituita da tessuto nervoso o linfatico, che agisce come una stazione di elaborazione e trasmissione di impulsi nervosi.
Gastroenterico: relativo allo stomaco e all’intestino.
Ghiandola pineale: ghiandola endocrina, situata all’interno del cranio; secerne alcune sostanze tra cui la melatonina.
Globulo rosso: elemento corpuscolato del sangue, che contiene emoglobina, il composto che trasporta l’ossigeno.


I
Iatrogena: condizione patologica causata dall’uso inappropriato o eccessivo di farmaci (ad esempio di analgesici).
Idiosincrasia: reattività abnorme o esagerata nei confronti di diverse sostanze o farmaci che, per semplice contatto o a dosi terapeutiche, inducono sintomi tossici.
Intestino: parte del tubo digerente compresa tra lo stomaco e lo sfintere anale; serve a completare la digestione degli alimenti, ad assorbire le sostanze nutritive, a eliminare le scorie. Intestino tenue: il primo tratto dell’intestino, costituito da duodeno, digiuno e ileo. Intestino crasso: parte finale dell’intestino, costituita da colon, sigma e retto.
Ipertensione: aumento anomalo della pressione arteriosa sanguigna.
Ipertiroidismo: ccessiva attività della ghiandola tiroide.
Ipofisi: ghiandola ovale che si trova in una concavità dell’osso sfenoide, alla base del cranio, detta sella turcica. E’ costituita da tre parti distinte: una anteriore, l’adenoipofisi, regolata dall’ipotalamo (vedi), che produce diversi ormoni; una intermedia, poco sviluppata nell’uomo, che produce l’ormone melanocitostimolante, e una parte posteriore, la neuroipofisi, che libera due ormoni, la vasopressina e l’ossitocina, prodotti dall’ipotalamo.
Ipoglicemia: abbassamento del livello di glucosio nel sangue al di sotto dei valori normali.
Ipotalamo: parte del sistema nervoso centrale situata sotto il talamo; è un centro di regolazione di diverse funzioni della vita vegetativa, quali temperatura, pressione sanguigna, equilibrio idrico, quantità di cibo; regola anche alcune attività istintive e del comportamento e influenza anche il sistema ghiandolare endocrino, regolando in parte l’attività dell’ipofisi.
Ischemia: insufficiente afflusso di sangue a una parte dell’organismo, con conseguente sofferenza dei tessuti.
Istamina: composto organico presente nell’organismo umano, che interviene nello scatenamento di diverse manifestazioni allergiche.


L
Leptomeninge: o meninge sottile, formata dall’aracnoide e dalla pia madre; sottile membrana che avvolge il sistema nervoso centrale.
Liquor cefalo-rachidiano: liquido incolore che occupa gli spazi subaracnoidei del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e le cavità dei ventricoli cerebrali. Prodotto dai plessi corioidei, circola dalle cavità ventricolari agli spazi subaracnoidei della base cranica e viene riassorbito dai seni venosi. E’ un involucro protettivo delle strutture nervose e funge da veicolo di trasporto col quale giungono alle strutture nervose diversi metaboliti e ne vengono eliminati altri.
Litio: elemento chimico; metallo alcalino, usato in medicina, sotto forma di sali, nella cura di diversi disturbi, anche di natura neuropsichiatrica.


M
Mediatore: sostanza che influenza l’attività e le funzioni delle cellule nervose, trasmettendo le informazioni da una cellula all’altra.
Meninge: membrane di natura connettivale che avvolgono l’encefalo e il midollo spinale.
Metabolismo: complesso di reazioni biochimiche che si svolgono in ogni organismo vivente e ne condizionano l’accrescimento, il rinnovamento, il mantenimento.
Miorilassante: sostanza che provoca il rilassamento della muscolatura.
Monossido di carbonio: gas incolore e inodore, velenosissimo, che si sprigiona dalla combustione incompleta di diverse sostanze.
Mucosa: membrana che riveste la superficie interna di alcuni apparati organici, continuamente mantenuta umida dalla secrezione di ghiandole.


N
Naprossene: farmaco appartenente al gruppo dei FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei), ha una emivita di 13-14 ore, che lo rende indicato perché è sufficiente un minor numero di somministrazioni giornaliere. E’ ben tollerato, trova indicazione nel trattamento delle infiammazioni e del dolore da molteplici cause.
Nervo trigemino: quinto paio dei nervi cranici, suddiviso in tre rami principali (nervo oftalmico, nervo mascellare, nervo mandibolare); presiede alla sensibilità della faccia e all’innervazione dei muscoli masticatori.
Nervo oculomotore: terzo paio di nervi cranici, che fa muovere il globo oculare e modifica il diametro della pupilla.
Neurone: unità anatomica e funzionale indipendente, rappresentata dalla cellula nervosa coi relativi prolungamenti, assoni e dendriti.
Neuroradiologia: branca della radiologia che si occupa dello studio radiologico dell’encefalo e del midollo spinale. Dispone di tecniche che forniscono informazioni accurate sulla anatomia e patologia del sistema nervoso, del circolo cerebrale e del midollo spinale.
Neurosecrezione: attività propria di alcune cellule nervose ed anche di altre cellule situate al di fuori del sistema nervoso a secernere ormoni. Nel sistema nervoso sono situate nell’ipotalamo (vedi) e in alcune parti della ghiandola surrenale e della tiroide. Le cellule nervose sono in grado di secernere anche altre sostanze meno complesse che svolgono la funzione di mediatori chimici(vedi neurotrasmettitori).
Neurotrasmettitore: sostanza in grado di mediare la trasmissione degli impulsi nervosi.
Nevralgia: dolore, di carattere intenso e violento, trafittivo, dovuto a lesione irritativa di uno o più nervi cranici sensitivi.
Nevrite: infiammazione di uno o più tronchi nervosi.


O
Osmofobia: fastidio per gli odori, molto frequente durante le crisi emicraniche, con impossibilità di alimentarsi.


P
Pachimeninge (o dura madre): membrana formata da tessuto connettivo compatto che riveste le strutture del sistema nervoso centrale e del midollo spinale. Ha una funzione esclusivamente protettiva e costituisce il più esterno degli involucri, le meningi, da cui è circondato il sistema nervoso centrale.
Parestesie: disturbo della sensibilità in una qualunque parte del corpo, sotto forma di formicolio, bruciore, sensazione di aghi.
Profilassi: misura terapeutica costituita da farmaci e non con lo scopo di prevenire una malattia. Nel caso dell’emicrania, la profilassi consiste nell’insieme di regole di igiene di vita da praticare e di farmaci che devono essere assunti con regolarità per un lungo periodo anche in assenza del sintomo dolore.
Progesterone: ormone steroide femminile secreto dal corpo luteo dell’ovaio; favorisce l’impianto dell’uovo fecondato modificando la struttura della mucosa uterina.
Prostaglandine: sostanze che derivano dai grassi delle membrane cellulari e che esercitano una numerosa scala di azioni farmacologiche in prossimità del luogo di produzione. Veri e propri farmaci prodotti dall’organismo.
Puntura Lombare: vedi pagina esami diagnostici.


R
Rachicentesi: vedi pagina esami diagnostici.
Recettore: nome generico riferito a qualsiasi struttura o proteica (recettore biochimico o immonulogico) o nervosa (recettore sensoriale) o biologica (recettore farmacologico) situata sulla membrana cellulare o all’interno del corpo, in grado di ricevere l’azione di uno stimolo interno o esterno e trasmetterlo come informazione (risposta).
Risonanza Magnetica Nucleare (RMN): vedi pagina esami diagnostici.


S
Serotonina: sostanza presente nelle piastrine, nel plasma e nel cervello, dotata di azione stimolante sulla muscolatura liscia e di azione antiemorragica.
Sinusite: infiammazione delle cavità, o seni, paranasali.


T
Tachicardia: alta frequenza dei battiti cardiaci, con numero delle pulsazioni superiori a 90 al minuto.
Tendine: cordone di tessuto connettivo fibroso che congiunge i muscoli alle ossa.
TIA (Attacco Ischemico Transitorio): deficit neurologico di breve durata (< 24 ore e solitamente di 60 minuti), causato alla temporanea riduzione del flusso sanguigno cerebrale in una determinata area del cervello, che regredisce dopo un’ora.
Tiroide: ghiandola endocrina, situata alla base del collo, al di sotto della laringe; produce ormoni iodati, con efficacia stimolatrice su tutto l’organismo, influenzando l’accrescimento, il metabolismo, l’attività neuromuscolare, l’apparato circolatorio, lo sviluppo mentale, eccetera.
Tomografia Assiale Computerizzata (TAC/TC): vedi pagina esami diagnostici.
Triciclici: farmaci utilizzati inizialmente nel trattamento della depressione, si sono rivelati utili anche nel trattamento del dolore cronico, quale quello oncologico, e come farmaci di profilassi (vedi) in alcune forme di cefalee.
Triptani: gruppo di farmaci sintomatici, specifici per l’attacco doloroso emicranico per la loro azione di vasocostrizione sui vasi sanguigni, in particolare meningei, e per potenziare l’azione antidolore della serotonina; sono in grado di svolgere una azione rapida non solo contro il dolore, ma anche nell’attenuare o abolire i sintomi vegetativi associati quali nausea, fotofobia, fotofobia; sono preferibili ai FANS perché non gastrolesivi.
Trombosi: formazione di coaguli nel sistema vascolare arterioso o venoso causata da lesione della parete del vaso sanguigno, da alterazione della coagulazione o da stasi del flusso sanguigno.


V
Vascolare: relativo ai vasi o costituito di vasi sanguigni, arterie e/o vene.
Vasculopatia: malattia dei vasi sanguigni.
Vasocostrizione: riduzione di calibro dei vasi sanguigni, soprattutto a livello delle arterie, per la contrazione della loro fibra muscolare.
Vasodilatazione: aumento di calibro dei vasi sanguigni, a causa del rilasciamento della struttura muscolare liscia delle loro pareti.